lorenzo ceva valla

BIOGRAFIA

Lorenzo Ceva Valla nasce a Milano il 23 aprile 1967.

Dopo il diploma al liceo linguistico, nel 1986 si iscrive al corso di Fotografia presso l’Istituto Europeo di Design, seguendo il corso di Guido Bartoli e consolidando la conoscenza di materie come l’ottica e la fisica.

Il primo vero lavoro come fotografo è con il designer Bruno Gecchelin. Diventa quindi assistente di Cesare Colombo, continuando a studiare fotografia presso i corsi serali della Società Umanitaria – CFP Bauer di Milano.

Nel 1991 realizza un fotoreportage nello stabilimento Breda Fucine di Milano. E’ l’ultimo servizio fotografico del complesso prima della demolizione definitiva ed è protagonista di due esposizioni.

Nel 1996 inizia la collaborazione con la storica rivista di informatica professionale Data Manager, firmandone tutte le copertine per 13 anni. Contestualmente, viene chiamato da grandi aziende come Hp, Intel, Eriksson, Canon, Cisco per la realizzazione di ritratti e monografie aziendali.

Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Teatro dei Filodrammatici di Milano e nel 1997 ottiene la sua prima copertina sullo storico mensile di spettacolo Sipario.

Per diversi anni, inoltre, collabora con il Piccolo Teatro di Milano come fotografo di scena.

Nel 1998 è uno degli autori inclusi nella rassegna Un Paese unico. Italia, fotografie 1900 – 2000 (Alinari), mostra itinerante in diversi paesi in tutto il mondo.

Nel 1999 avviene il passaggio definitivo alla fotografia digitale, che lo porterà ad approfondire anche la tecnica di postproduzione.

Dal 2001 al 2006 segue diverse tappe in Italia e all’estero dei tour di Franco Battiato. Le sue foto sono contenute anche nel libretto dei cd Last Summer Dance (2003) e Un soffio al cuore di natura elettrica (2005).

Nel 2003 realizza La pace appesa a un filo, un collage di 81 scatti con protagonista la bandiera della Pace. L’opera viene inclusa in varie esposizioni tra cui Milano, lavori in corso presso la Galleria San Fedele e una sua personale presso la Feltrinelli di via Manzoni a Milano, insieme ad altri scatti di reportage di manifestazioni di quel periodo. Viene inoltre pubblicata nel volume Storia d’Italia (Giulio Einaudi Editore) sull’immagine fotografica 1945-2000 e battuta all’asta da Christie’s a favore di un progetto benefico.

Nel corso degli anni fotografa gli allestimenti di diverse mostre di Skira a Palazzo Reale e, dal 2005, collabora con Nikon come formatore e consulente, in particolare sull’utilizzo del flash. Nello stesso anno svolge diversi workshop sulla fotografia sportiva (con focus sul MotoGP e sulla ginnastica artistica).

Segue le performance live del jazzista Sandro Cerino e, dal 2007 al 2012 lavora come fotografo di scena con la Compagnia della Rancia per i musical Grease, Frankenstein Jr, High School Musical, e Jesus Christ Superstar.

Nel 2014 firma tutte le foto del libro-manuale Tango Puro di Alejandro Angelica e Marco Aleotti, edito da Hoepli.

In questi anni si intensifica la produzione di reportage di viaggio, in particolare a New York, in Birmania e in Vietnam.

Nel 2016 dà vita al progetto Parashoot, un diario per immagini il cui titolo gioca tra l’assonanza tra parachute-paracadute e shoot-scatto: gli scatti sono realizzati con il telefono e lavorati in postproduzione alla ricerca di un valore estetico che vuole restituire un percorso intimo dalla forte carica emotiva.

Nel 2020 realizza Il cantiere incantato, il racconto dell’esperienza di costrizione vissuta durante il lockdown per la pandemia mondiale, attraverso 624 scatti del medesimo soggetto, sospeso tra natura, spazio e tempo, nel tentativo di cogliere la forza poetica di una dimensione solo apparentemente immobile.

Dal 2020 al 2022 lavora a una serie di immagini sull’isola di Sacca Fisola, a Venezia, un progetto fotografico dedicato all’analisi di un territorio poco conosciuto ma di grande interesse visivo per la sua architettura e per la sua dimensione quasi metafisica.